lunedì 20 aprile 2009

DAI GIORNI IN STUDIO...



Tra dentro e fuori. Sono angoli complementari. Ci sono quelli retti, uguali, precisi, come due metà di una stessa mela, come naturale armonia d’amore e utopia. Dove? Qui intorno se ne vedono solo di reali, di acuti e ottusi che si completano in dinamiche in cui la diversità è forza. C’è la melodia, come la cruda e graffiante dissonanza tonica. C’è la tolleranza, ma anche l’orgoglio aggressivo. Ma tutto poi arriva ad una somma perfetta. Basta riempire i vuoti con ciò che è fuori dal proprio angolo. Intanto, fuori, le diversità si scontrano. Risse coi colori del Milan imperante. Mazze e bastoni. Università. Cordoni. E il monopolio della forza come arbitro che attenua con violenza ogni spiraglio di libera autodeterminazione collettiva, poiché non tesserata al regime del consenso alternato. Tocca puntare più in là. Reagire. Come uno sparo ad occhi chiusi. Bang, band. Fuoco. Riempire il rumore. Sapore. Istinto che abbandona la ragione. Tocca vivere il dolore e l’amore. Vivere. Gli angoli si compongono. I gradi si completano. Dentro c’è un’altra canzone. Un pugno chiuso. Unione circolare. Nucleo. Energia. Un gruppo. Forze che si compattano. Tra dentro e fuori.

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