mercoledì 20 maggio 2009

LA TAZZA MEZZA PIENA?


L’isola? Il giorno dopo “E-Polis” titolava, in prima, “Pigneto, la nuova movida” e poi sottolineava problemi per i residenti e lamentele per parcheggi selvaggi e alcol, chiamando in soccorso le forze di sicurezza. Triste? Sono ben altri i problemi. Lo stesso giorno, in altre riunioni di gabinetto si accendevano altre micce. L’attacco è iniziato. Afi, Aie, Anem, Fem, Fimi, Fpm, Pmi e altri massimi esponenti dell’industria musicale, audiovisiva ed editoriale italiana, hanno scritto una lettera a Nicolas Sarkozy per esprimere apprezzamento sulla legge “Creazione e Internet”, approvata il13 maggio dal Parlamento francese. La normativa è molto severa nei confronti del download illegale, fino al punto di vietare la connessione ai trasgressori, oltre che punirli con pene pecuniarie. Inutile dire che, per conoscenza, la lettera è stata inviata anche a Berlusconi. La sua reazione? Non importa, basti pensare che nel “Pacchetto sicurezza”, le Camere sono chiamate a pronunciarsi anche sull‘articolo 50-bis (ora 60), “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Nel mirino della repressione non c’è solo la diffusione della musica, ma l’intera idea di libertà. Il contenuto? Se un cittadino che scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. La violazione comporta una sanzione dai 50.000 ai 250.000 euro. Mentre un’apposita commissione penserà ad emulare i francesi entro 60 giorni. Cosa ne verrà fuori? Il marrone. E la Popucià Band, intanto, è quasi pronta all’offensiva. Pop 2.0 è a quasi fuori. I brani? Un titolo a caso? “Chi vuole il silenzio”…

3 commenti:

  1. se i pellerossa sono sopravvissuti agli americani, perchè noi non dovremmo sopravvivere ai berlusconi?

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