mercoledì 18 marzo 2009

IERI NOTTE


Strade vuote. La città cambia le proprie forme. Ore 2:00. Poche auto. C’è qualcosa di magico in questa passeggiata. Luci gialle. Una patina di poesia urbana che avvolge 5 sensi e li proietta nel vuoto dello spazio da riempire. Il Pigneto quasi tace. Nessun odore di cibo etnico, stranamente, forse le massaie riposano. Un basso sordo viene fuori dal solito portone. Le saracinesche sono serrate. Un bisbiglio sosta sull’uscio del forno; discorsetti ghiotti e nottambuli. In fondo, è una città che non dorme. Come i pensieri sonori che guidano questi 4 passi riflessivi, su questo asfalto multiculturale e bohemien. È la prima zona colpita dalla reazione antiintegrativa, all’indomani del cambio della guardia. Qui mondi diversi si incrociano. Condomini meticci. Sono i vicoli in cui il mondo Popucià sta correggendo il suo andamento, in una traiettoria senza stato che sfiora il reggae e lo trasforma in Dub-gun, tra riverberi e fibrillazioni di una realtà quotidiana che diventa azione-reazione-canzone. Musica in sostanza. E non è poco…

8 commenti:

  1. in effetti, viva il dub gun!!!!! Saluti da cosenza ragazzuoli!

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  2. Un saluto da Vins. Non mollate mai.

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  3. Ciao,buon lavoro raga,un saluto particolare a Pasquale...
    che la carovana vada avanti senza sosta...

    Marino! ;)

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  4. Bella la descrizione di questa passeggiata notturna ;o)

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  5. un grosso e stimato complimento all'art director, che è stato capace di esprimere con semplicità e bellezza la forza e la passione di questa band spettacolare...in bocca al lupo per il progetto e per tutto blesssss ylah

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